Si è appena conclusa a Kyiv la settimana del design (Ukrainian Design and Innovation Week), che ha coinvolto i visitatori in oltre cinquanta eventi: la Design Hall (una vasta esposizione all’Arsenal, su circa 4000 mq), laboratori, conferenze, mostre, visite guidate e anche degustazione di vini, non solo all’Arsenal, ma in una trentina di locali e spazi creativi situati in vari quartieri della città.
Dal 2023 anche l’Ucraina fa parte della rete World Design Weeks, che oggi comprende 45 membri. Il tema della settimana del design di quest’anno è stata la metamorfosi: nell’epoca della continua innovazione anche la creatività interpreta il cambiamento nel design degli oggetti della quotidianità, dai mobili all’illuminazione, dalla decorazione di interni ai tagli di capelli, dall’architettura alla moda.
Gli organizzatori hanno pensato sia agli specialisti del settore sia al grande pubblico, che si è potuto accostare al mondo del design non solo guardando, ma anche partecipando ad attività di gruppo, come ad esempio la masterclass di mosaico presso la YA Gallery, tenuta dall’artista ucraino Andrij Dudčenko. Se tra gli eventi l’artigianato locale e la produzione industriale ucraina di oggetti di design hanno occupato il posto d’onore, non è mancato il confronto con esponenti della scena internazionale del design (presenti con i loro stand nell’esposizione all’Arsenal) e con le esperienze di altri Paesi. L’Università Nazionale di Ingegneria Civile e Architettura di Kyiv, ad esempio, ha proposto una conferenza online sull’esperienza giapponese di commemorazione dei luoghi dei disastri, in particolare dello tsunami del 2011. Halina Ševcova ha illustrato i risultati della sua ricerca su cinque musei dello tsunami creati sulla costa di Sanriku. Una docente dell’Università Nazionale di Tecnologia e Design di Kyiv, Olena Herasymenko, ha presentato invece i risultati di un’analisi storico-artistica dell’evoluzione della moda per bambini in Ucraina tra ventesimo e ventunesimo secolo. Il Giappone è stato interlocutore privilegiato anche nell’evento in presenza organizzato nello Spazio BUDZIRKA, dove alla mostra di ceramiche GORN è stata abbinata una tavola rotonda sul wabi-sabi, l’estetica e filosofia giapponese dell’accettazione. Artisti, designer e anche un filosofo hanno guidato gli ospiti a una riflessione sull’estetica della spazio domestico e sul modo in cui la bellezza può coesistere con il tempo, con l’imperfezione e con l’usura quali tracce della vita. Il confronto con altre tradizioni culturali in ogni campo del sapere e dell’arte è sempre stato fecondo e oggi può certo considerarsi obbligato, ma i numerosi riferimenti all’artigianato ucraino, negli eventi della settimana del design a Kyiv, ricordano che la ricerca del bello nella produzione industriale degli oggetti di uso quotidiano (in cui appunto consiste per definizione il design) acquista significato e valore artistico quando i designer innovano e trasformano le modalità espressive proprie della tradizione culturale di appartenenza.
Maggio 2025