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Quando i droni aiutano le api

Posted on 24/06/202524/06/2025 by Alessandra Borgia

Si è da poco concluso a Cannes il Festival Internazionale della Creatività Leoni di Cannes, il principale evento internazionale dedicato al settore della pubblicità. Nato nel 1954 su ispirazione della Biennale del Cinema di Venezia, prende appunto il nome dal leone di Piazza San Marco e prima di essere ospitato stabilmente dalla città francese (dal 1984), si è tenuto varie volte anche nella nostra città lagunare. Dopo una settimana di incontri, seminari e masterclass, a cui partecipano ogni anno migliaia di professionisti provenienti da tutto il mondo, nella cerimonia dei Lions Awards si assegnano i leoni d’oro, d’argento e di bronzo alle migliori campagne pubblicitarie iscritte nelle varie categorie. Quest’anno si è aggiudicata il leone d’oro nella categoria “Obiettivi di sviluppo sostenibile: lavoro dignitoso e crescita economica” l’agenzia creativa Saatchi & Saatchi Ucraina, con la campagna “Miele dei campi minati”. La creatività si è fatta missione sociale nel richiamare l’attenzione su un effetto collaterale a lungo termine delle attività belliche: l’impossibilità di coltivare vastissime estensioni di terreno per la presenza di mine antiuomo. Tale impossibilità non compromette solo il mercato interno, ma rappresenta anche una minaccia per la sicurezza alimentare globale, a cui i prodotti agricoli ucraini contribuiscono in maniera significativa. Alla campagna di sensibilizzazione hanno collaborato l’azienda agricola Kernel, il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina, l’Unione degli Apicoltori dell’Ucraina e Dronarium Ucraina: piante mellifere sono state seminate dai droni in campi minati, ai margini dei quali sono stati collocati gli alveari, che, grazie a un design appositamente studiato, fungono anche da cartelli di avvertimento per le mine. Il primo lotto di miele è stato offerto a diplomatici e personalità pubbliche di vari paesi del mondo. Partner ucraini e stranieri hanno poi aderito al progetto, contribuendo alla distribuzione del prodotto, che si può acquistare online.

Possiamo dunque dire che in questo caso i droni hanno aiutato le api a produrre il miele. Non così strano, se ricordiamo che la parola “drone”, prima di essere impiegata per designare un velivolo senza pilota comandato a a distanza, indica il fuco, il maschio dell’ape. Chissà se è stata questa coincidenza linguistica a ispirare l’idea creativa premiata a Cannes.

https://minefieldhoney.com.ua

Giugno 2025

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