Anche le piante possono evocare emozioni e ricordi che si fanno speranze, per chi, combattendo al fronte, ha sperimentato come primo fra i traumi l’interruzione drastica del ritmo della quotidianità. Per questo nel Giardino Terapeutico progettato a Kyiv per i veterani ci saranno aiuole dove coltivare piante e fiori che, con i loro colori e profumi, suscitano emozioni distensive e rigeneranti: salvia, menta, narcisi, ma soprattutto lamponi e ribes, che gli ucraini associano spesso all’orto di famiglia. Nei sei anni che ho trascorso in Ucraina ho potuto in effetti appurare, con una certa sorpresa, quanto sia diffusa la coltivazione di frutti di bosco. Le casse di lamponi, ribes, mirtilli e more che ho visto sulle bancarelle del mercato di Odessa – il mitico Privoz – rendono ridicole le vaschette da 125 grammi in vendita nei supermercati italiani. Al Privoz di Odessa se chiedi mezzo chilo di lamponi ti guardano come se fossi una pezzente. La gente li compra a chili, per surgelarli o fare marmellate. Ricordo con commozione un grande vaso di marmellata di ribes nero fatta dalla nonna di una mia studentessa dell’università di Odessa. Me l’aveva regalato in cambio di una teglia di tiramisù. Oltre che alla coltivazione di ribes e lamponi nel Giardino Terapeutico di Kyiv i veterani potranno dedicarsi anche allo yoga, all’arte-terapia e allo sport, in un ambiente privo di barriere architettoniche dotato di strutture adatte, come ad esempio le aiuole rialzate, che consentono a chi è in sedia a rotelle di seminare, zappettare, concimare e raccogliere senza difficioltà. I lavori per la realizzazione del progetto sono già iniziati e l’apertura dello spazio terapeutico e ricreativo è prevista per agosto. L’area che lo ospiterà è quella boschiva dell’Expocenter (VDNG), alla periferia di Kyiv. Non saranno tagliati gli alberi già presenti e le nuove piante non verranno disposte in filari, per mantenere il più possibile la naturalità dell’ambiente. Ci saranno spazi dedicati alle attività di gruppo e altri riservati al relax individuale e ai visitatori non coinvolti nella riabilitazione, così come un’area per i bambini e un padiglione, che verrà però realizzato in una seconda fase. Il team multidisciplinare che ha elaborato il progetto ha coinvolto l’Istituto di Salute Psicologica, ha testato vari tipi di attività negli ospedali e ha interagito con i veterani. Lo spazio è stato pensato per essere attraente in tutte le stagioni, attraverso una scelta attenta delle varietà di piante in base ai periodi di fioritura, proprio per rendere il più possibile multi-sensoriale un’esperienza di guarigione in cui il contatto con la natura è la colonna portante.
Luglio 2025
